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Museo Storico dello Sbarco in Sicilia (1943)
Inaugurato nel 2002, il Museo Storico dello Sbarco in Sicilia 1943, si sviluppa per 3000 mq, su tre piani e si trova a Catania all’interno del centro fieristico Le Ciminiere.
Il sito, un tempo raffineria di zolfo, è oggi un esempio di archeologia industriale riutilizzata per attività culturali.
Il museo concepito con finalità divulgative, documenta le condizioni di vita durante la Seconda Guerra Mondiale, attraverso ambienti ricostruiti, simulazioni, proiezioni ed esposizione di reperti originali.
Il percorso museale si apre con la ricostruzione di una Piazza in un quartiere di Catania tra gli anni Venti e Quaranta del Novecento. Un sottofondo sonoro richiama il clima degli anni ’40 anche con l’utilizzo di documenti sonori.
Si passa quindi in un rifugio antiaereo, con simulazione di un bombardamento per poi ritrovarsi ad attraversare ambienti ove pannelli con testi e fotografie o filmati, descrivono i combattimenti sul territorio siciliano nel 1943.
Si ripercorrono le tappe degli eventi bellici che si svolsero a Gela, Augusta, Agira, Floridia, Troina, Ponte di Primo Sole, Catania, Messina e i bombardamenti su Messina, Palermo, Catania.
Su un bassorilievo della Sicilia, posto al centro della sala, animato con luci e colori, è possibile seguire i percorsi delle vicende militari.
Alcune vetrine espongono uniformi, armi, oggetti ed equipaggiamenti bellici dell'epoca. Interessante la sala dedicata alle “Testimonianze”, ove vengono proiettati brani di interviste a testimoni di quegli eventi storici.
Al secondo piano sono esposte statue di cera modellate dai maestri inglesi del Museo di Madame Tussaud, raffiguranti Hitler, Churchill e Roosevelt a colloquio, Mussolini con Vittorio Emanuele III, oltre a ricostruzioni d'ambiente in scala 1:1 di una tenda della Croce Rossa e della tenda con i personaggi che il 3 settembre 1943 a Cassibile firmarono l’armistizio.
Il percorso di visita si conclude con l’immagine del cimitero di guerra inglese che si trova alla periferia di Catania, in direzione Siracusa.
Su un pannello luminoso, posto ai piedi di una scultura di bronzo, scorrono i nomi di tutti i caduti dell’Operazione Husky, mentre l’altoparlante ne pronuncia i nomi e sulla parete, una frase di papa Giovanni XXIII invita alla riflessione: “La pace è il bene supremo. Dimenticarlo è una vera follia”.
Percorrendo un ampio salone con alcuni armamenti pesanti si lascia questo luogo della memoria.