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Il Vascelluzzo
Un’altra celebrazione tipica della religiosità dei messinesi e del loro forte rapporto con il mare è la processione del Vascelluzzo che si svolge il giorno del Corpus Domini.
La cerimonia si riferisce ad una grave carestia che nel 1603 affliggeva i messinesi. La mancanza di frumento era la prima fra le necessità cui il senato cittadino cercava di porre rimedio e fu deciso di intercettare tutte le navi in transito nello Stretto dirottando a Messina, anche con la forza, quelle cariche di derrate alimentari.
Si narra che il capitano di una grande nave carica di grano, avendo avuto sentore dei sequestri avesse deciso di invertire la rotta prima di imboccare lo Stretto. Ma una tempesta, levatasi all’improvviso non gli permise d’effettuare la manovra. Il fortunale danneggiò gravemente la velatura, il sartiame e il timone. Fu così che la nave per evitare un sicuro naufragio fra i gorghi di Scilla e Cariddi, riparò nel porto di Messina, il cui popolo beneficiò del consistente carico di grano che trasportava.
A ricordare l’evento, ogni anno, nel giorno del Corpus Domini, partendo dalla chiesa di S. Maria di Portosalvo viene portato in solenne processione un piccolo vascello d’argento, opera della bottega di Juvara, addobbato con spighe di grano, al quale i messinesi hanno dato il nome di “Vascelluzzo”.
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